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 Nel cuore di Brera, tra il centro storico e la contemporaneità dei grattacieli

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Brera

Il nome Brera deriva da braida, voce di origine longobarda in uso nel medioevo che si è evoluto foneticamente in Brera. Il suo significato è “campo erboso” - Dizionario Garzanti

 

“Quando nell’Ottobre del 1958 Silvano e Sivaldo Simoncini, due fratelli di origine toscana, presero in gestione il Rigolo con l’aiuto delle rispettive mogli Franca e Vilma, il quartiere di Brera non era ancora di moda. Non c’erano né banche né boutique, ma solo tante botteghe di alimenti e garzoni in bicicletta che andavano e venivano fischiettando per via Solferino. Però era davvero il quartiere degli artisti: ai tavolini da caffè o al tavolo da pranzo s’incontravano Lucio Fontana, Cassinari, Morlotti, Ajmone, Dova. Non mancavano Guttuso, Ungaretti, Manzoni, Giò Pomodoro…. Perciò non fu il Rigolo a sfruttare la fama di Brera, ma semmai fu il Ristorante che contribuì a crearla.” (Carlo Castellaneta).

Tratto da “Botteghe Storiche tra memoria e futuro”, 2015

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“La Brera vissuta sui marciapiedi, nei locali del giro, la Brera di gente mai sazia di barattare parole, trafficante di bianchini e barbera, fu la Brera che avvolse in spire sempre più profonde quanti ebbero la ventura di viverci dentro. Fu tempo d’incontri, di scambi di sentimenti, di prolisse enunciazioni di principi, in varietà di atteggiamenti. Fu desiderio riaffermare scampoli di vitalità che l’obbligo alla vita stressante, mai aveva sopito. Rimpianti, nostalgie, ricordi, come scorrere un album di famiglia non messo in ordine, che nno sai dove cominciare, tanti si era a fare la storia di Brera, senza saperlo.” (Gilberto Malaguti).

Tratto da “C’era una volta in Brera …” , 2014

PORTA NUOVA

Porta Nuova è l’ambizioso progetto di riqualificazione urbana con grattacieli e lussuose infrastrutture dove ammirare lo skyline della città di Milano. Passeggiando in quest’area, si può ammirare la piazza dedicata a Gae Aulenti, che qui potete vedere in foto al “suo tavolo” al Rigolo, progettata dall’argentino César Pelli. Giochi d’acqua, fontanelle e l’albero tecnologico da Ross Lovegrove che, illuminati, di notte rendono lo spazio magico.

Tutt’intorno, la nuova ampia zona residenziale sviluppata da architetti italiani e internazionali, tra i quali alcuni sono: il “Bosco Verticale” (secondo l’International Highrise Award 2014, uno dei cinque grattacieli più belli al mondo) progettato da Stefano Boeri, l’Armonica progettata dallo Studio Piuarch, la Torre Solaria, edificio più alto d’Italia, realizzata dagli studi Arquitectonica e Caputo Partnership, la Torre Diamante di Lee Polisano.

IL QUARTIERE

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